Dopo il baby Amarone, il baby Brunello

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In Scandinavia, ma anche negli Stati Uniti, il Valpolicella Ripasso lo chiamano Baby Amarone. Nel senso che il Ripasso lo si produce facendo rifermentare il Valpolicella sulle vinacce dell’Amarone, e dunque ne viene fuori un rosso che nei profumi ricorda l’Amarone, e che però è un po’ meno alcolico dell’Amarone e soprattutto che costa parecchio meno. Il Ripasso è così diventato un grosso business per i produttori valpolicellisti. Poco importa se qualcuno pensa che in questo modo finisca per cannibalizzare l’Amarone: le cose, al momento, funzionano, e dunque avanti.
Ora, però, vedo che di versioni “baby” di un rosso “importante” ce n’è un’altra. Lo vedo sulla copertina del numero di aprile di Decanter, la rivista britannica. Titolo: “Brunello’s baby brother. Our tasters go mad fo Rosso”. Cioè: “Il fratellino del Brunello. I nostri degustatori vanno pazzi per il Rosso”, e il Rosso in questione è, ovviamente, quello di Montalcino. Si parlerà dunque del Rosso di Montalcino come di un Baby Brunello?
Ok, così va il mondo. A quando (e cosa sarà) un Baby Barolo?