Domaine de l’Ausseil, la voglia di volare liberamente

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In occitano ausseil significa uccello. Termine che per il Domaine de l’Ausseil indica la volontà di volare con le proprie ali il più liberamente possibile. Siamo nel Roussillon, una ventina di chilometri all’interno di Perpignan. Zona montuosa di scisti, ma non molto lontana dal mare, di cui subisce le brezze continue.

La conduzione è strettamente biologica, fermentazioni spontanee e solfiti usati con molta parsimonia. Siamo quindi nel campo dei vini naturali e poco lavorati. I rossi sono i vini più rappresentativi di questa cantina, che però cura anche una piccola produzione di bianco. Quello di cui scrivo è un bianco che deriva da un assemblaggio di varietà locali, macabeo, grenache gris e muscat. Questa combinazione assicura un vino al tempo stesso elegante ed aromatico, con la potenza espressa dalla grenache gris. Al naso subito note di mare, sembra di stare in spiaggia, poi zenzero e spezie più dolci. Una nota di volatile accompagna il vino, che esprime bene il suo terroir senza insistere nella parte alcolica. Finale di melone bianco, cetriolo, mela e spezie che diventano torba e mare. Lungo e affilato, con un inizio più morbido e consensuale. Essendo Vin de France non ha annata, credo però che quello che ho bavuto sia un 2018.

Vin de France Papillon Blanc Domaine de l’Ausseil
(88/100)

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