Domaine Cazes, dolcezze nel calice

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Vi piacciono i vini fortificati? Io li adoro, mi lascio avvolgere dalla loro dolcezza, dalla loro complessità. Mi appassionano i vini dolci fortificati che si fanno a Rivesaltes, a Banyuls e a Maury, tre paesini del Roussillon, in Francia, praticamente al confine con la Spagna, tra il Mediterraneo e i Pirenei. I migliori sono capolavori assoluti. Vini che regalano piacere a ogni sorso, e che durano nel tempo e che evolvono e si fanno complessi e ammalianti. Coccole nel vetro.
Ripeto, adoro quei vini, e dunque non capisco come facciano ad essere così in crisi, ma lo so, è il destino, oggi, di tutti i vini dolci. Siamo sempre di meno a berli, i vini dolci. Un errore trascurarli, vini del genere.
A Rivesaltes ci sono stato per visitare una delle migliori cantine della zona. La migliore, anzi, quando si parla di vini fortificati. Il Domaine Cazes. Attivo dal 1895. Duecentoventi ettari – diconsi 220 – per i quali la conversione al biologico e al biodinamico è cominciata già dal 1997 e si è completata nel 2005. Mica per moda, insomma, ma per scelta meditata e convinta. Bravi.
Con un problema, però, che è quello di un’altra conversione necessaria e forzata: passare parte crescente della produzione verso i vini secchi, perché le vendite dei vini dolci stanno calando da anni. Una disdetta. Oh, sia chiaro: mica che non li sappiano fare, i vini secchi. Anzi. Però dei loro vini secchi scriverò più avanti, e ci sono – sottolineo – ottime bottiglie. Ora voglio fermarmi a quelli dolci. E siccome sono tutti buoni, giusto per dare una qualche idea d’una scala di piacevolezza riporto un mio personale punteggio centesimale.
Rivesaltes Ambré 1997 Domaine Cazes
Ambré sta per ambrato. Viene da uve di grenache blanc. La tipologia prevede un affinamento di almeno sette anni in botti grandi, ma questo sta nel legno per quindici anni, e per di più in botti scolme, ché è l’ossidazione a dargli colore e complessità. Da leccarsi le labbra. 88/100
Rivesaltes Grenat 2012 Domaine Cazes
La versione del Rivesaltes dal colore granato (in passato la chiamavano Vintage). Tutto grenache noir. Tutto acciaio, per esaltare soprattutto il frutto. L’alcol per la fortificazione viene aggiunto con le bucce presenti, in modo da estrarre più aromi e più colore. 85/100
Banyuls Rimage R 2013 Les Clos de Paulilles
Les Clos de Paulilles è il “nuovo” domaine aziendale, acquisito nel 2012. Grenache noir, stessa tecnica del precedente. Solo che a Banyuls ci sono minore dolcezza e maggiore alcolicità. Amarena, cioccolato, erbe officinali. Te lo godi sorso per sorso, con lentezza. 90/100
Banyuls Traditionnel T 2011 Les Clos de Paulilles
Sta per trenta mesi in damigiane all’aperto. Avete letto bene? In damigiane all’aperto, per accelerare il processo di ossidazione. Con l’ossidazione assume una complessità straordinaria. Dovessi star qui a elencare i descrittori andrei avanti a lungo. Spettacolare. 93/100
Rivesaltes Tuilé 2006 Domaine Cazes
La versione Tuilé è quella di color mattone. Grenache noir, sette anni in botti grandi. Stupendo. Balsamico, resinoso, dolce di fichi secchi, di caramello, di miele di castagno. Un vino che non ti stanchi di sorseggiare, di annusare. Ti ci fai avvolgere, ti ci perdi. 95/100
Muscat de Rivesaltes 2010 Domaine Cazes
Il Muscat de Rivesaltes è il vino per il quale conobbi, anni fa, il Domaine casez. Metà muscat d’Alexandrie, metà muscat à petit grains. Lunga macerazione per avere più aromi e renderlo complesso e profumato. Che dire: sa di uva, tanta uva. Bello e aromatico. 92/100
Rivesaltes Cuvée Aime Cazes 1978 Domaine Cazes
Ha fatto venticinque anni in botte grande. Ne è uscito un vino di assoluta, fascinosa complessità. Elegantissimo. Floreale, ha profumi di camomilla. Poi la frutta secca. Le spezie. Il frutto macerato. Il miale d’acacia. La nocciola. La mandorla. Favolosa finezza. 96/100
Rivesaltes 1935 Domaine Cazes
Sì, 1935. È un Ambré. Delicato, fine. Un privilegio averlo potuto bere (macché degustare, questo si beve, altroché). I profumi escono un po’ alla volta, con continuità e lentezza. È esile, ma infinito, e continua ad evolvere dentro al calice. Un gioiellino raro. 92/100