Di cibo e amore

strudel

Sono mezza terrona. Si capisce facilmente perché associo il cibo all’amore. Mia sorella dice che viene a trovarmi fra due settimane e la domanda spontanea è: “Che cosa vuoi che ti cucini?”. D’altronde è un vizio di famiglia, la mia mamma ha sempre fatto così con me, da quando abito in Veneto. Ci prepariamo almeno un mese prima, non sia mai che ci scappi il prosciutto o la salsiccia se ne vada, se non ci organizziamo. Con questa logica ieri ho preparato lo strudel che a mia sorella piace. E l’ho mangiato. L’ho divorato un pezzettino alla volta. Ho iniziato quando era ancora caldo e ho finito stamattina a colazione. Buono anche freddo. Per questo giochiamo d’anticipo, così oggi ne posso fare un altro, per lei.