Dettori Bianco, e tenetelo aperto giorni, se volete

dettori_bianco_logo_400

Ecco un vino che vi fa sprofondare nella macchia mediterranea senza bisogno di alzarsi dalla sedia. Siamo non lontani da Sassari, in un territorio di collina che però guarda il mare. Tutti elementi che si ritrovano a meraviglia in questo bianco di carattere, il Dettori Bianco 2018.

Dettori si inserisce nel movimento dei vini naturali e non si fatica a capirlo fin dal primo sguardo al calice. Il colore è denso, con tonalità quasi ambrate. I toni iniziali non sembrano propriamente invitanti, così come la carbonica abbastanza fastidiosa. Piccoli difetti di gioventù che si risolvono con una caraffa, magari non una di quelle grandi e scenografiche. Prendetene una piccolina, versate il vino e fatelo girare con una certa forza. Il vino così si ripulisce e quel po’ di carbonica se ne va rapidamente.

La parte aromatica è aiutata da un pizzico di volatile, sono dominanti i toni di agrumi confit, timo, balsamo. Un insieme solare e maturo, sostenuto da una buona acidità nonostante l’esuberanza alcolica.

Non abbiate paura di tenere aperta la bottiglia per qualche giorno, il vino non fa che migliorare, mostrando una magnifica linea aromatica senza cedere in ossidazioni.

Romangia Dettori Bianco 2018 Tenute Dettori
(92/100)

In questo articolo