Che cosa insegnano i rossi del Douro all’Amarone

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Se fossi un produttore di Amarone della Valpolicella, una riflessione molto attenta su quanto è accaduto negli ultimi anni nella valle portoghese del fiume Douro la farei. Da quelle parti in passato si producevano alcuni dei vini più ambiti e straordinari del mondo, ricercati soprattutto dalla clientela anglosassone. Solo che erano dolci e fortificati e negli ultimi decenni questa tipologia di vini, come sappiamo, è andata profondamente in crisi. La Valpolicella il problema l’aveva risolto in anticipo, sostituendo di fatto il nobilissimo, ma dolce Recioto con la sua versione più “secca”, l’Amarone. Lungo il Duero, nella zona dei vigneti del Porto, la riconversione verso dei vini rossi strutturati, ma tendenzialmente secchi, è più recente.

Ora i rossi della denominazione del Douro hanno la ricchezza olfattiva del Porto senza condividerne la dolcezza e l’eccessiva esuberanza alcolica. Rossi “caldi” di alcol, ma che assumono slancio e dinamicità grazie a una vena sapida che li rende “marini” (l’oceano è lì di fronte, del resto). Vini affascinanti, che spuntano valutazioni di altissimo rango dalla critica internazionale. Di fatto, veri e propri competitor dell’Amarone, di cui ricalcano in maniera sostanziale il profilo sensoriale, senza però fare alcun ricorso all’appassimento. Vini più di terroir che non di tecnica, e proprio per questo competitor assai insidiosi per il rosso top della piramide valpolicellese.

Ci ripensavo in questi giorni bevendo il PM Vinhas Velhas 2012 prodotto da Cadão, un vino ottenuto da vigne ultrasessantenni, coltivate su suoli scistosi e talora granitici. Un bel vino, che unisce alla potenza una tensione piuttosto rimarcabile. Se l’avessi soltanto odorato avrei detto senza alcuna esitazione che si trattava di un Amarone, e anche all’assaggio il profilo sensoriale vi si avvicina molto, con quel tannino voluttuoso e vellutato e quelle intense e piene note fruttate, unite a sentori di cioccolato al latte, ma ne resta discosto proprio per la sua indole salina e dunque – lasciatemelo dire – “minerale”, che gli offre appunto un dinamismo consistente e anche una notevole eleganza, sempre non facile da ottenere quando l’alcol si spinga oltre i quattordici gradi.

On line viene intorno ai 25 euro e li vale tutti. Se fossi un produttore di Amarone mi metterei a studiarlo per bene. Lui e tanti altri vini rossi del Douro.

Douro PM Old Vines 2012 Cadão
(92/100)


1 comment

  1. Paola Girelli

    Signor Angelo:
    Bel’articolo , spero lAmarone sopravvivi ai vini portoghesi🤔
    Una veronese nel mondo 🌎
    Paola Girelli

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