Come musica di un’arpa

dedica

Talvolta mi siedo per terra, davanti alla libreria, e pesco un libro a caso, che non è mai un caso, visto che il caso non esiste. Apro e cerco tra le pagine un messaggio. Quando leggo la dedica dell’autore, mi sento omaggiata di qualcosa di prezioso. Mi gongolo, nelle dediche. Ce ne sono di seriali, e non smuovono molto, ma alcune sono scritte con il cuore e il pensiero a me. Sono quelle, le parole che considero un dono, un valore aggiunto al libro. Stavolta la situazione è molto più intrigante. Non si trova sul libro, la dedica che ho ricevuto, ma sulla prima pagina di un’agenda illibata. Un regalo dentro ad un regalo. Elisa mi ha sorpresa con un diario ancora da scrivere, con la copertina disegnata da Eugenio Guarin, pittore filosofo creativo, e una dedica da cuore a cuore. La ricevo come musica di un’arpa. Tengo le agende nuove in una scatola di legno ma questa l’ho messa in mezzo ai libri, non sono riuscita a buttarla nella mischia dei quaderni anonimi. Questa è un’agenda vuota soltanto all’apparenza.