Calcarole, fatemi dire che è un premier cru d’Amarone

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Se in Valpolicella ci fosse una classificazione dei vigneti del tipo di quella esistente in Borgogna, il Calcarole sarebbe un premier cru, e di quelli fra i più quotati. Non ne ho il minimo dubbio, tant’è che ritengo (da sempre) il Calcarole uno dei più grandi esempi di classicità dell’Amarone.

Quando dico “classicità” non intendo solo che il vigneto terrazzato che porta il nome di Calcarole sta nella cosiddetta zona Classica, a Negrar, ma anche (e soprattutto) che lo stile del vino che ne trae l’azienda Guerrieri Rizzardi, cui quel cru appartiene, rappresenta al meglio l’idea originaria dell’Amarone, quella che nulla concedeva alle sdolcinature o agli eccessi che la denominazione ha troppo spesso patito nell’ultima ventina d’anni sull’onda del suo travolgente successo internazionale.

Anzi, sono la freschezza e il sale a rappresentare i tratti principali del sorso, e sono caratteri che emergono nettissimi nel Calcarole, affascinante, dell’annata 2011. Nel calice, dunque, la sapidità e un’acidità spicattamente valpolicellese intersecano in continuo i tradizionali, e cesellati, sentori di uva appassita, di fiori essiccati, di erbe aromatiche, di cappero, di spezie finissime, di terra rossa bruciata dal sole. Trovando un equilibrio impeccabile, ed è gran pregio, in un Amarone.

Amarone della Valpolicella Classico Calcarole 2011 Guerrieri Rizzardi
(94/100)

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