Bouchard, che fa Champagne di carattere

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Cédric Bouchard continuano a dipingerlo come una giovane promessa del mondo dello Champagne, e in effetti se bruci le tappe in una zona di storica tradizione puoi essere sempre considerato una promessa, ma ormai mi pare si sia consolidato. Oggi, infatti, gli appassionati lo conoscono bene. Dal 2000, quando ha fondato quella che dovrebbe essere una delle più piccole maison champagniste, ha fatto passi da gigante. E già nel 2008 veniva proclamato miglior produttore dell’anno da Gault Millau.

Certo, i numeri sono modesti, così com’è minuscola la superficie delle vigne, a conduzione biologica, divise in quattro diverse e minuscole parcelle a Celles-sur-Ource nella Côte des Bar. Testardamente, lui tiene separate le singole parcelle, i singoli vini. Per tirarci fuori Champagne di carattere.

Ecco, che proprio il carattere sia il tratto saliente dei suoi vini l’ho capito d’immediato, già al primo sorso, avendo nel calice il suo blanc de noir – tutto pinot nero – che viene dal lieu-dit Côte de Val Vilaine.

Un vino compatto, ma dalla bolla cremosa. Secco, salato, tesissimo, eppure parimenti capace di avvolgere. Certo, mica facile, ma chi è in cerca di personalità qui trova di che divertirsi parecchio.

Aggiungo che in controetichetta compare, in alto, in grande, il mese di sboccatura, e nel caso della mia bottiglia era aprile del 2015. C’è poi, altrettanto evidente, la carta del vigneto, con l’indicazione precisa del mappale. Un esempio da seguire.

Champagne Blanc de Noirs Pinot Noir Côte de Val Vilaine Roses de Jeanne Cédric Bouchard
Due lieti faccini e quasi tre 🙂 🙂

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