Retrospettiva 2016 da Beaune fino al Mâconnais

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Una retrospettiva sulla Borgogna. In particolare, vorrei fare una panoramica su assaggi di vini della vendemmia 2016 da Beaune fino al Mâconnais. Non è difficile trovarli tuttora in commercio, magari anche on-line. Vorrei sottolineare, in particolare, come nella parte più a sud, al confine del Beaujolais, dedicata soprattutto ai bianchi, si trovino alcuni dei migliori rapporti prezzo-qualità, considerata la difficile accessibilità dei vini della Côte d’Or sia come disponibilità che come costi.

Ecco le note di degustazione dei miei migliori assaggi, procedendo da nord verso sud.

Bader-Mimeur – Château de Chassagne-Montrachet
Vosne-Romanée 2016
. Colore chiaro, frutto molto puro, un bel pinot. (88/100)

Roger Belland
Santenay 1er Cru Blanc Beauregard 2016
. Aromi di mela e di minerale, gesso. Un vino completo, dal finale compiuto. (91/100)

Chevrot et Fils
Maranges Blanc 2016
. Vino interessante, forse poco protetto dalla solforosa, ma molto intrigante. Finale di miele. (89/100)
Bourgogne Aligoté 2016. Una versione molto riuscita per questa varietà poco conosciuta. Naso di terra umida, ha struttura e finezza, un vino tutt’altro che scontato. (91/100)
Santenay 1er Cru Rouge Clos Rousseau 2016. Tutto in filigrana, forse non un campione di potenza ma molto piacevole. (92/100)

Françoise et Denis Clair
Saint-Aubin 1er Cru Blanc En Remilly 2016
. Al palato miele e agrumi. Ben fatto (88/100)
Puligny-Montrachet La Garenne 2016. Molto profumato, burro e miele, buona lunghezza. (89/100)

Olivier Lamy
Saint-Aubin 1er Cru Blanc En Remilly 2016
. Ricco, grasso, una nota floreale e minerale conferisce una complessità importante all’insieme. Finale di miele. (91/100)

Louis Lequin et Fils
Corton-Charlemagne Grand Cru 2016
. La materia sembra poter sostenere il legno, finale molto lungo. (90/100)
Batard-Montrachet Grand Cru 2016. Massiccio, corpulento, si allarga nel palato. (91/100)
Santenay 1er Cru La Comme. Profumato, fine e lungo. Riuscito. (92/100)

Fernand et Laurent Pillot
Chassagne-Montrachet 1er Cru Blanc 2016
. Fine ed elegante, perde in larghezza ma guadagna in lunghezza. (90/100)
Chassagne-Montrachet 1er Cru Blanc Morgeot 2016. Salino e con un frutto dolce, manca di profondità ma è un bel vino. (88/100)

Domaine Barraud
Pouiily-Fuissé la Verchère 2016
. Delicato e fine, molta precisione e lunghezza. (90/100)
Pouilly-Fuissé les Crays 2016. Suolo di roccia calcare, ha una struttura che ricorda un Meursault, potente e fresco. (91/100)

Domaine Bienfait
Mâcon Villages 2016
. Minerale, una visione originale, potenza e lunghezza. (88/100)
Pouilly-Fuissé les Crays 2016. Molta materia, esprime mineralità e acidità, un vino di notevole prospettiva, che chiude una delle più belle degustazioni di questa zona. (92/100)

Bret Brothers – La Soufrandière
Saint-Véran la Bonnode 2016
. Esposizione ad est ai piedi della Roche de Vergisson. Agrumato, fine, luminoso. Una Grande delicatezza al palato, lungo e finale di argilla. (90/100)
Pouilly-Vinzelles les Quarts 2016. Si approfondisce il lato più delicato dello chardonnay, salino, si sente il mare, magnifico tocco di bocca. Suolo argillo-calcare ricco di ossidi di ferro e con elevate pendenze. (92/100)

Héritiers du Comte Lafon
Saint-Véran 2016
. Minerale, cristallino, al palato agrumi, ha carattere. (89/100)
Viré-Clessé 2016. Vino più solare, conserva un certo rigore e l’acidità del finale lo allunga molto. (90/100)
Pouilly-Fuissé 2016. Vino da uve più tardive, con un élévage più lungo. Ha un Grande potenziale che ancora deve esprimersi, minerale e salino, da rivedere perché crescerà molto (89/100)

Domaine Cordier
Pouilly-Fuissé Vieilles Vignes 2016
. Sono piante di circa ottant’anni. Una bella visione dello chardonnay del sud Borgogna, molto espressivo. (90/100)

Marc Jambon
Bourgogne Aligoté 2016
. Salmastro, pare di sentire odore di crostacei. Una ottima concentrazione, sapido, sorprendente per il suo carattere. (88/100)

Domaine Perraud
Saint-Véran 2016
. Nocciola, mela, maturo e minerale (88/100)
Mâcon La Roche-Vineuse Blanc 2016. Affinato in legno usato da uno a dieci anni. Molta materia, sapido, delicato e profondo, finale minerale. Rapporto prezzo qualità eccellente (90/100)

Domaine des Poncetys
Saint-Véran Les Chailloux 2016
. Il legno impatta gli aromi, ma il liquido sembra poterlo digerire con scioltezza. (88/100)
Saint-Véran Le Clos du Château 2016. Suolo di argilla su strati di calcare. Vigne molto vecchie. Molto complesso, aromi di pesca, fiori e sassi bagnati. Dinamico e profondo. (91/100)

Château des Rontets
Pouilly-Fuissé Clos Varambon 2016
. Vigne da quindici a quarantacinque anni su calcare, affinato in botti grandi (purtroppo pochissimi lavorano in questo modo in Borgogna). Frutto di Grande purezza, complesso e facile, quanto di meglio può esprimere il terroir, senza mediazioni del legno. (90/100)

Soumaize-Michelin
Pouilly-Fuissé La Maréchaude 2016
. Suolo di calcare con ossido di ferro. Più corpo, il vino riesce ad assorbire bene il legno. (90/100)
Pouilly-Fuissé La Roche 2016. Suolo di calcare bianco. Se all’inizio appare chiuso e discreto, lascia però trasparire molto bene il suo terroir grazie a una mineralità luminosa. (91/100)

Jean-Pierre Sève
Pouilly-Fuissé Sélection Vieilles Vignes 2016
. Miele, canella, una presenza al palato, grasso. (88/100)

Domaine Simonin
Pouilly-Fuissé Aux Charmes 2016
. Un legno di qualità che però si sente, molto potente, ha tanto frutto. (88/100)