Alto tradimento, lo Spritz col Cava

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Tre parti di Prosecco, due di Aperol, una di soda. È questa la formula magica che ha imposto lo Spritz come aperitivo universale, e quando dico universale intendo che dall’Italia sta conquistando il mondo. Tant’è che il sito dell’Aperol è in versione – come dire – plurinazionale. C’è la versione italiana, quella inglese, e poi quella austriaca, belga, olandese, svizzera, tedesca, francese, spagnola. Tutte con l’indicazione della stessa ricetta: tre parti di Prosecco, due di Aperol, una di soda, per la gioia dei prosecchisti che vedono il loro export volare sull’onda del trionfo planetario dello Spritz.
Però poi guardi meglio e ti accorgi che no, non è vero, la formula non è sempre quella. C’è un intruso, ed è un intruso pericoloso. C’è il Cava spagnolo. Sissignori, nella versiona spagnola del sito dell’Aperol la ricetta dello Spritz è diversa: tre parti di Cava, due di Aperol, una di soda. Eppure il testo che accompagna la ricetta dice: “El Spritz es un ritual muy popular! Es sin duda alguna el aperitivo más consumido y extendido en Italia”. Già, ma in Italia lo Spritz si fa col Prosecco, mica col Cava. Come la mettiamo, è un caso di alto tradimento? Vabbé, credo che i produttori del Prosecco si “accontentino” della pubblicità che l’Aperol sta facendo loro ovunque, tranne che in Spagna. Chi non si accontenterebbe di una promozione del genere?