Certe esperienze, o meglio, certe azioni, potendo scegliere le compio a occhi chiusi. Perché a occhi chiusi il piacere si amplifica.
A parte baciare, e cose di quel genere, un’infinità di altri gesti possono guadagnarci. L’ho pensato ieri sera dopo cena mentre, come d’uso, mi spalmavo la crema sulle mani e tenevo le palpebre abbassate.
Lo faccio spesso, di mettere a riposo la vista.
Quando ascolto musica, quando impasto la pizza, quando assaggio un cibo particolarmente buono o un vino sul quale devo esprimere un giudizio.
Quando lascio che il mio respiro scorra sereno e mi rassicuri.
Quando sento che il cento per cento di me è lì con me e il tutto prende forma.