90 dì, il Barolo Riserva di Claudio Fenocchio

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Se c’è un’azienda in Langa che ho sempre piacere di tornare a visitare, è quella di Claudio Fenocchio (in etichetta l’azienda è Giacomo Fenocchio), uno dei produttori che è riuscito a coniugare al meglio tradizione e lavoro di ricerca e sperimentazione per ottenere vini di grande spessore e personalità. I suoi Barolo sono classici nell’anima, eccellente espressione di un linguaggio antico, di una visione che cerca di esaltare tutto il carattere del nebbiolo senza mai scendere a patti con soluzioni “alternative” per renderli più immediati e di facile approccio.

Il simbolo perfetto di questa concezione è il recente Barolo Bussia 90 dì Riserva, il cui nome richiama il lungo periodo di macerazione a contatto con le bucce, ben novanta giorni, frutto non casuale di una sperimentazione durata alcuni anni che ha evidenziato come in un tempo così lungo si riesca ad ottenere un vino di straordinario spessore, molto meno aggressivo di quanto si potrebbe immaginare, capace di donare ai sensi un’ampiezza di profumi e aromi che ha pochi eguali.

Questo nuovo Barolo va a sostituire il Bussia Riserva e ad affiancare i quattro cru aziendali: Bussia, Cannubi, Castellero e Villero. La 2010 è la prima annata messa in commercio alcuni mesi fa, ho avuto il piacere di degustarla per la prima volta nel maggio 2016 in azienda e ne sono rimasto fortemente impressionato.

A distanza di oltre un anno ho deciso di stapparne una bottiglia e verificare come si sta evolvendo: la prima cosa che salta all’occhio è il colore, che rimane quello del nebbiolo maturato a lungo (4 anni) in botti di rovere di Slavonia dai 35 ai 50 ettolitri, un granato luminoso e profondo; poco dopo averlo versato nel calice comincia già ad aprirsi, spiccano immediate note di rosa e viola, poi ciliegia e amarena, delicati guizzi di tartufo, liquirizia, erbe balsamiche, sfumature di arancia rossa.

Al gusto è ricco, intenso e molto ampio, carnoso, con un frutto pieno e avvolgente, un tannino potente eppure perfettamente smussato, lunghissimo e sapido nel finale, nonostante oggi sia una giornata estiva, abbastanza calda, non sento alcun fastidio determinato dalla generosa alcolicità.

Un Barolo di grande energia e profondità, che potrà crescere in assoluta sicurezza per molti, molti anni. Da non perdere!

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