9 osterie per bere un gòto a Verona

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A Verona l’osteria (ma il dialetto locale più stretto vorrebbe si dicesse ostaria, con la a) è un’istituzione: è qui, bevendo un gòto, ossia un bicchiere di vino, scelto dalla lista scritta col gessetto sulla lavagna (di solito, ci sono almeno una ventina di proposte diverse), che si intrecciano le relazioni sociali, si parla di affari, di politica, di sport. Il tour delle osterie può essere una validissima formula alternativa per la visita alla città: solitamente aprono l’uscio su alcuni degli scorci più suggestivi e tranquilli del centro storico. Va ricordato che per i veronesi il gòto si accompagna con qualcosa da mangiare, quasi sempre in piedi al bancone: una polpettina, un panino con la soppressa o con il lardo, un bocconcino con l’acciuga o con il formaggio. In osteria si risolve pure il pranzo, perché i luoghi della tradizione hanno sempre anche qualche piatto caldo (ovviamente, il servizio è più informale che al ristorante): la pasta e fagioli, la trippa, la pastissàda de cavàl, il baccalà.
Di seguito dove andare a bere un gòto a Verona, seguendo il filo delle osterie.
Al Carro Armato. Seduti sulle panche di legno ai tavoloni di questa storica osteria del centro (l’uscio si apre su un vicoletto alle spalle dell’hotel Due Torri, a pochi passi da piazza dei Signori), potete bere un bicchiere di vino accompagnandolo con qualche piatto della tradizione, come pastisàda de cavàl, pasta e fagioli, nervetti con la cipolla, trippa.
Al Duomo. Posizionata su un trafficato vicolo fra il Duomo e la chiesa di Sant’Anastasia, quest’osteria (due salette con tavolini minuscoli) dall’ingresso ben poco appariscente (sulla porta è scritto urtàr, spingere in dialetto) è un buon approdo per un bicchiere di vino scelto dalla lista del giorno, da accostare a un panino al bancone o a qualche piatto caldo.
Bar Stella. Il vecchio Bar Stella è oggi il covo degli appassionati dei vini che si usano definire “naturali”. Di fatto, un approdo pressoché esclusivo per chi ama il genere. Il locale è microscopico (solo due minuscoli tavolini all’interno, e quattro su via Stella). Sempre disponibile qualche sfizioso piattino per accompagnare il calice.
El Bacarin. Microscopica osteria costituita da una saletta per metà occupata dal bancone. Ma all’esterno, su via Fogge (il vicolo dà su piazza dei Signori), ci sono dei tavolini. Ovviamente i vini alla mescita sono indicati sulla lavagna. Si può accompagnare il gòto con una serie di bocconcini, oppure con qualche polenta calda.
Monte Baldo. Gianni Vesentini, oste di grande esperienza, ha fatto del vecchio Caffè Monte Baldo una delle più accoglienti osterie del centro storico. A due passi da piazza Erbe, è possibile scegliere un bicchiere dall’ampia lista segnata alla lavagna, unendolo ai tanti ghiotti bocconcini esposti al bancone. A pranzo ci sono vari piatti caldi.
Ostaria a le Petarine. Una minuscola osteria frequentata soprattutto dai residenti: pur a due passi da piazza Erbe, la zona non rientra nei classici tour turistici. I vini alla mescita sono scritti sulla lavagna nella saletta d’ingresso, occupata per ampia parte dal bancone su cui sono allineati panini e bocconcini. A pranzo c’è qualche piatto caldo.
Osteria del Bugiardo. Di fatto, un’osteria “monomarca”, che ha in mescita i vini dell’azienda proprietaria, produttrice in Valpolicella. Frequentatissima soprattutto dal pubblico giovanile, apre l’uscio su corso Portoni Borsari e propone, in abbinamento al vino, selezioni di salumi e qualche piatto del giorno.
Osteria Sottoriva. I tavolini sono allineati sotto i portici di Sottoriva, uno dei più suggestivi quartieri del centro storico, poco frequentato dai turisti (all’interno c’è una saletta piuttosto piccola). Il vino si sceglie dalla lista del giorno: i veronesi lo accompagnano in genere con le polpettine di cavallo o di carne bovina. Disponibile qualche piatto sia a pranzo che a cena.
Zampieri La Mandorla. La vecchia enoteca Zampieri, nota anche come La Mandorla perché vi si è sempre stato servito un liquore alla mandorla, è sul vicolo che corre parallelo a via Mazzini. Due piccolissime sale (a piano terra e nell’interrato) accolgono il visitatore, che può accompagnare un bicchiere, scelto dalla lista del giorno, con un gustoso panino.

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