I 5 primi asciutti imperdibili a Verona

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Che cosa mangiare a Verona e nella sua provincia come primo piatto? Per rispondere, occorre una domanda: un primo asciutto o in brodo? Mettiamo che diciate “asciutto”. Allora le opzioni sono quattro: le lasagnette, il risotto, gli gnocchi o i tortellini. Le lasagnette sono all’uovo e si condiscono sempre alternando due sughi: quello con la carne e quello col pomodoro, che vanno serviti a parte. Il riso lo si fa in due maniere: sgranato nella Bassa Veronese, terra del vialone nano veronese igp, oppure mantecato nella zona del lago di Garda. Gli gnocchi appartengono al mito: la stessa maschera del carnevale veronese, il Papà del Gnoco, è votata al sacro rito di questo piatto. Per i tortellini la scelta è obbligata: Valeggio sul Mincio.
Ecco dove trovare il meglio, piatto per piatto.
Gli gnocchi. Gli gnocchi a Verona sono il piatto del vènardi gnocolàr, dell’ultimo venerdì di carnevale, ma ovviamemte si trovano anche in altri periodi. Gli gnocchi veronesi sono di patate e si servono con il pomodoro, oppure con burro, zucchero e cannella, oppure col sugo della pastisàda di cavallo. Provarli alla trattoria Al Pompiere, in città.
Le lasagnette. Piatto di rito della tradizione scaligera: le lasagnette. Si condiscono col pomodoro o col ragù o con tutti e due, serviti comunque a parte. Sono spettacolari a Torbe, frazione d’alta collina di Negrar, in Valpolicella: trattoria Caprini, accanto alla chiesa. Alternativa: la trattoria Al Ponte a Sommacampagna, non molto lontano dal casello autostradale.
Il risotto all’isolana. Nel Veronese si coltiva il riso, il vialone nano veronese. Venti minuti e da Verona si arriva a Isola della Scala, patria del riso. Nella piazza del paese c’è la Risotteria Melotti. I Melotti sono produttori di riso. Si mangia solo riso (sono di riso anche il pane, i grissini, la birra e il caffè). Provare il risotto all’isolana, piatto di tradizione.
Il risotto con la tinca. Se nella Bassa Veronese il risotto è servito rigorosamente sgranato, sul lago di Garda è mantecato. La ricetta della tradizione è il risotto con la tinca. Di fatto, un riso all’onda condito con la tinca in guazzetto. Il maestro del risotto con la tinca è Renato Azzi, che cucina al ristorante Il Porticciolo, sul lungolago nord di Lazise.
I tortellini. I tortellini si mangiano a Valeggio sul Mincio, mezz’ora. Sono piccoli, sottilissimi. Si servono con burro e salvia. A Valeggio ci sono tanti e tanti ristoranti che li fanno, e sono quasi sempre eccellenti. Il riferimento storico è il ristorante Alla Borsa. In alternativa il ristorante Belvedere nella frazione di Santa Lucia ai Monti.

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