100 Top Value, i rosé

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Nell’analisi delle scelte della rivista americana Wine Spectator in materia di migliori vini Top Value, ossia quelli che brillano per il rapporto fra qualità e prezzo, eccomi alla categoria più estiva, quella dei rosé.
Il crescente successo di questo colore ha fatto aumentare la competizione tra i produttori di varie zone del mondo. Non è più la Provenza (o solo la Provenza) a dominare, ma altre regioni si stanno affacciando minacciosamente.
Aggiungo di mio che spesso di tratta di vini molto tecnici e per questo è inevitabile che la qualità si livelli e che anche i nuovi arrivati che dispongono di buone attrezzature di cantina si mettano in linea con i migliori produttori delle zone tradizionalmente più vocate.
Tra i dodici vini segnalati da Wine Spectator, come prevedibile è la Francia a fare la parte del leone con cinque etichette. Seguono gli States con tre vini, per finire con Spagna e Italia che ne vantano due ciascuna. Altrettanto scontato è il fatto che tutti i francesi arrivino dal grande Sud, quello che parte dal Languedoc-Roussillon, passa per le Côtes-du-Rhône e arriva fino alla Provenza.
A sorpresa il voto più alto lo riceve un vino spagnolo della Rioja, il Cune Rosado 2014, con 90 punti.
Tra gli italiani il migliore è il Rocca di Montegrossi Toscana Rosato 2014 con 89 punti. Segue a quota 88 un classico che giustamente viene premiato, il Salento Rosato Five Roses 2014 di Leone de Castris. Un riconoscimento quanto mai opportuno.

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1 comment

  1. Wine lover

    Il Five Roses è stato il primo vino rosato italiano ad essere imbottigliato e commercializzato in Italia nel 1943 ed ancora oggi è tra i più apprezzati. Complimenti a Leone De Castris!

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