Questi sono i 10 cibi più pericolosi che importiamo

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Magari non è il caso di allarmarsi più di tanto, però “La classifica dei cibi più pericolosi” presentata dalla Coldiretti al Forum internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione di Cernobbio fa pensare. Perché si sono trovate nocciole turche inquinate da aflatossine cancerogene, peperoncino indiano contaminato da pesticidi oltre i limiti, pesce vietnamita che si porta dietro pericolosi livelli di metalli pesanti.
Il dossier è stato elaborato sulla base dei dati del 2015 raccolti nel Rapporto del Ministero della Salute sui sistema di allerta europeo, che registra gli allarmi per rischi alimentari verificati a causa di residui chimici, micotossine, metalli pesanti, contaminanti microbiologici, diossine o additivi e coloranti.
“Se le nocciole e l’altra frutta secca dalla Turchia contaminate da aflatossine cancerogene sono quelle che hanno fatto scattare il maggior numero di allerta comunitari – scrive la Coldiretti -, a seguire da vicino ci sono le arachidi dalla Cina per lo stesso tipo di pericolo mentre il peperoncino e le altre spezie dall’India, per la presenza di contaminazioni microbiologiche e di residui chimici in eccesso, sono al terzo posto”.
“Per numero di allarmi fatti scattare nel 2015 al quarto posto della classifica si trova il pesce proveniente dalla Spagna – spiega la Coldiretti – che ha fatto registrare soprattutto contenuti fuori norma di metalli pesanti per tonno e pesce spada, mentre preoccupante è la situazione della frutta e verdura proveniente dalla Turchia con fichi secchi fuori norma per la presenza di aflatossine e i peperoni per i pesticidi”.
L’Italia? La Coldiretti sostiene che siamo “al vertice della sicurezza alimentare mondiale con il minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici irregolari (0,4%), quota inferiore di quasi 4 volte rispetto alla media europea (1,4%) e di oltre 14 volte quella dei prodotti extracomunitari (5,7%)”.
Qui di seguito la “lista nera” dei dieci cibi più pericolosi secondo il dossier della Coldiretti.
1) Frutta secca proveniente dalla Turchia (nocciole): aflatossine oltre i limiti
2) Frutta secca proveniente dalla Cina (arachidi): aflatossine oltre i limiti
3) Erbe officinali e spezie dall’India (peperoncino): microbiologici/pesticidi oltre i limiti
4) Pesce proveniente dalla Spagna (tonno/pesce spada): metalli pesanti in eccesso
5) Frutta e verdura dalla Turchia (fichi secchi/peperoni): aflatossine e pesticidi oltre i limiti
6) Frutta secca proveniente dall’India (semi di sesamo): contaminazione salmonella
7) Frutta secca proveniente dall’Iran (pistacchi): aflatossine oltre i limiti
8) Frutta e verdura da Egitto (olive e fragole): pesticidi oltre i limiti
9) Frutta secca proveniente dagli Stati Uniti (pistacchi): aflatossine oltre i limiti
10) Pesce proveniente dal Vietnam (pangasio): metalli pesanti in eccesso